Centro Visite Salina di Cervia

Cervia (RA)
Da venerdì 2 giugno ripartono le visite guidate!
La Salina di Cervia, porta sud del Parco Regionale del Delta del Po e la salina più a nord d’Italia, è conosciuta in tutta la nostra penisola e nel mondo per la produzione del suo sale dolce, chiamato in antichità oro bianco!
La Salina di Cervia è una riserva naturale e per questo motivo non si può accedere in autonomia ma solo accompagnati dalle nostre guide ambientali. Durante la stagione di apertura (marzo-novembre) un programma ricco di escursioni permette ai turisti e alla popolazione locale di visitare questo ambiente unico!
Tutte le visite guidate vengono effettuate in modo sostenibile per salvaguardare l’ambiente.
Il programma stagionale include diverse tipologie di escursioni: a piedi, in barca elettrica, in bicicletta, in trenino e in canoa. Durante queste attività, insieme alle nostre guide scoprirete i segreti legati al sale e alla storia di Cervia, il motivo per cui il nostro sale viene definito dolce e attraverso i loro consigli, muniti di binocolo, potrete ammirare e identificare le diverse specie di uccelli che popolano questo luogo!
Tutte le nostre visite guidate sono a numero chiuso, potete trovare tutte le informazioni nella sezione visite ed escursioni. Nella sezione tutti gli eventi trovate tutte le iniziative in programma con la possibilità di acquistare il biglietto. Se avete qualche dubbio o domanda potete consultare la sezione F.A.Q.
Da non perdere
– Escursione al tramonto
– Escursione in trenino
Orari di apertura 2023
dal 1 aprile al 11 giugno: sabato, domenica e festivi ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
dal 12 giugno al 30 giugno: tutti i giorni dalle 14 alle 19
luglio e agosto: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19
settembre fino a domenica 10: tutti i giorni dalle 14 alle 18
dall’11 settembre al 1° novembre sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
Per informazioni
Contattaci su WhatsApp 0544 973040! Rispondiamo dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 17.30
0544 973040 | salinadicervia@atlantide.net
Centro Visite Salina di Cervia
via Bova 61 – 48015 Cervia (RA)
Approfondimento: flora e fauna
La Salina di Cervia è un ambiente unico dal punto di vista naturalistico e per il paesaggio che offre, suggestivo e particolarmente magico all’ora del tramonto.
La Salina di Cervia è riconosciuta Zona Umida di importanza internazionale e Riserva Naturale dello Stato di popolamento animale. Sono quasi 100 infatti le specie di uccelli che trovano, anche in un ambiente così estremo, le condizioni migliori per alimentarsi, nidificare e sostare.
I più frequenti sono i limicoli, piccoli trampolieri come l’Avocetta e il Cavaliere d’Italia, ma si osservano anche ardeidi, come la Garzetta, l’Airone bianco maggiore e l’Airone cenerino, e anatidi tra cui il Germano reale, il Mestolone e la Volpoca. Da alcuni anni inoltre sono ospiti fissi alcune centinaia di fenicotteri.
L’alta concentrazione di sale che caratterizza questo luogo ha inoltre reso possibile lo sviluppo di specie vegetali alofile – amanti del sale – quali la salicornia, che durante una delle nostre visite potrete anche assaggiare!
Approfondimento: la storia della Salina di Cervia
La storia di Cervia e delle sue saline è antichissima, ed ha probabilmente origine intorno al III secolo a.C., periodo in cui i Romani arrivarono nella Pianura Padana (fondazione di Ariminum, Rimini, nel 268 a.C.).
All’epoca Cervia non occupava la sua attuale posizione, e aveva un altro nome: Ficocle. Il nome Ficocle deriva dai vocaboli greci phycos e cocleo, che significano “celebre per le alghe”; questo ci fornisce un indizio sulla sua posizione: si trovava vicino al mare.
Grazie agli scavi avvenuti nel 2015, sappiamo che all’epoca le saline occupavano un’area più ridotta, circa 1 km più a sud della posizione attuale. Il sale che producevano e consumavano i Romani (il sal maritimus) era diverso da quello di oggi, infatti, era più umido (circa 10% di umidità) e presentava impurità di vario tipo. Per questo motivo, il sale più superficiale (flos salis) era il più puro e di conseguenza il più prezioso!
Nelle fonti storiche si parla di Cervia solo a partire dal X secolo d.C. e per un certo periodo Cervia e Ficocle sono state due entità ben distinte che convivevano. Ad un certo punto nelle fonti scritte Ficocle scompare, probabilmente perché venne inglobata da Cervia. All’epoca Cervia sorgeva nel lembo di terra oggi occupato dall’Hotel Ficocle, nel centro della Salina.
L’origine del nome di Cervia è riconducibile al termine latino acervus (mucchio), alludendo ai cumuli di sale che biancheggiavano nella città.
Intorno all’anno 1243 e per un breve periodo Cervia e le sue saline passarono sotto il dominio di Venezia, che si contese il controllo della città con lo Stato Pontificio fino al 1509, anno in cui le saline tornarono definitivamente in mano alla Santa Sede.
Dal 1630 in poi si succedettero continui appelli alla Camera Apostolica di Roma a causa delle precarie condizioni della città che, all’epoca, sorgeva al centro delle saline ed era circondata dalle paludi; a causa della posizione insalubre la popolazione era continuamente decimata dalle epidemie di malaria e anche la produzione del sale cominciava a risentirne. Nel 1698 su volere di Papa Innocenzo XII Cervia fu finalmente spostata più vicino al mare.
Nel 1859 finì il potere temporale dello Stato Pontificio e, con l’unità d’Italia, le saline diventarono Monopolio di Stato. Da questa data e fino al 1959, la superficie complessivamente occupata dalle 100/150 saline era di circa 827 ettari. Le saline erano in mano allo Stato che, ogni anno, rinnovava la concessione alle famiglie di salinari che vi lavoravano.
Nel 1959 si passò da una raccolta multipla manuale ad una unica raccolta meccanizzata: dalle 100 piccole saline se ne ottenne un’unica grande, in cui il sale viene ancora oggi raccolto una sola volta all’anno grazie all’utilizzo di appositi macchinari.
All’inizio degli anni Novanta il Monopolio dismesse la Salina di Cervia. Nel 2002, per volontà di un gruppo di enti locali, fu fondata la Società del Parco della Salina di Cervia, riattivando quindi la produzione anche e soprattutto con lo scopo di valorizzare la salina dal punto di vista storico, collettivo e naturalistico.
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