23 marzo 2018

Apre la stagione il nuovo Idro

Giovedì 22 marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, è stato inaugurato ufficialmente il nuovo Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, dove l’acqua è protagonista!
La novità 2018 è un allestimento museale rivisitato e rinnovato, in sintonia con la nuova gestione di Atlantide e del Gruppo Maggioli, che si sono aggiudicati la gara per la gestione del comparto museale, didattico e turistico della Diga di Ridracoli, formando una RTI, per i prossimi 7 anni.

Partecipazione, condivisione, accessibilità totale ma anche divertimento, queste le parole chiave della filosofia alla base del nuovo Idro, nel quale la semplice fruizione lascerà il posto a un’esperienza emozionale. Un nuovo allestimento più immersivo e coinvolgente, un Idro dove i visitatori siano ancora più protagonisti. La sostenibilità, i cambiamenti climatici, i servizi ecosistemici, il rapporto uomo-natura sono solo alcuni degli elementi tematici affrontati, pur mantenendo la centralità del tema della risorsa idrica cui il sistema è naturalmente vocato.

Nei suoi 14 anni di attività Idro ha visto passare oltre 700 mila visitatori tra studenti, famiglie, adulti e bambini, cittadini e turisti, italiani e stranieri. Un successo di cui non parlano solo i numeri, ma anche le testimonianze lasciate negli anni dai visitatori che hanno trovato nel Museo la celebrazione e la sintesi del contesto geografico, imponente e di estrema bellezza, in cui il Museo stesso si trova inserito.

  
                

 

Storia dell’Ecomuseo

Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli nasce da un incontro, tra Romagna Acque – Società delle Fonti Spa e la cooperativa Atlantide, e da un unico obiettivo: comunicare e far conoscere al pubblico la diga di Ridracoli e la sua rilevante funzione per il territorio, l’importanza del risparmio idrico, il lago come ambiente dalla forte attrattività turistica e soprattutto l’acqua come risorsa. Romagna Acque sentiva l’esigenza di creare un dialogo con il territorio e Atlantide, forte della sua esperienza, ha pensato che la grande diga potesse essere il luogo ideale per un museo dove l’acqua è protagonista, per trasmettere a grandi e piccoli alcune importanti tematiche legate alla sostenibilità ambientale.

E così, anche con il sostegno della Regione Emilia Romagna, Idro ha aperto al pubblico nell’estate del 2004.

Da subito si è distinto per l’innovatività e nel 2006 a Lisbona ha ricevuto la nomination al Premio Europeo Museo dell’Anno, classificandosi fra i primi diciotto musei europei. Il Premio è un riconoscimento che viene assegnato ogni anno a un museo nuovo o sostanzialmente rinnovato negli allestimenti, che si distingue per i contenuti innovativi del concept, per la qualità dei servizi al pubblico, della comunicazione e dell’organizzazione.

I riconoscimenti continuano negli anni. Nel 2009 Idro diventa “Museo di qualità” della Regione Emilia Romagna. Inoltre entra a far parte della rete degli Ecomusei regionali, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna, che ha come obiettivo quello di consolidare il tema dell’assunzione di responsabilità di una comunità locale a prendersi cura di un territorio, del suo sviluppo o qualificazione.

Idro è anche un Centro di servizio e consulenza della Regione per le Istituzioni scolastiche, riconoscimento che gli viene riconfermato ogni anno.

Idro nasce come Ecomuseo, cioè un museo del tempo e dello spazio: del tempo perché si riferisce al passato e al presente, con una proiezione verso il futuro; dello spazio perché il bene da conservare è il territorio nel suo insieme, con tutte le espressioni e i segni del lavoro sedimentati nello spessore dei secoli. Un Ecomuseo valorizza interi insiemi paesaggistici, dove particolari fattori naturali e sociali hanno, nel tempo, plasmato e condizionato il modo di vivere, l’economia, le tradizioni e la cultura delle comunità. Inoltre è finalizzato alla documentazione, conservazione e valorizzazione della memoria storica del territorio, nelle sue manifestazioni materiali e immateriali.

Il museo è diffuso sul territorio: si compone infatti della sede centrale e di stazioni tematiche dislocate lungo il coronamento della diga e all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

 

Per info www.ecomuseoridracoli.it